06-11-2023
Perché ci sentiamo così stanchi?
Nutrizione
Approfondimento con il Dr. Andrea Appiani e la Dr.ssa Elisa Rossini
Con il cambio dell'ora e di stagione è comune sentirsi spossati e più stanchi del solito. Questo periodo di transizione può portare a sintomi come dolori articolari, cefalee e insonnia. Quando questo succede il sonno e il riposo vengono fortemente influenzati e le notti agitate, la stanchezza cronica e i risvegli notturni possono diventare una realtà fastidiosa.
Un approccio osteopatico e una corretta alimentazione possono essere alleati preziosi per riappropriarti del tuo sonno anche durante i cambiamenti stagionali.
1. Osteopatia: rilassamento profondo per il sistema nervoso
L'osteopatia può aiutare a risolvere o limitare la frequenza delle problematiche legate al sonno, occupandosi del benessere psicofisico dell'organismo e potenziando la salute dell'individuo.
Avvalendosi di specifiche tecniche, infatti, l'osteopatia mira a ripristinare la corretta funzionalità di sistemi ed apparati, andando a sciogliere le tensioni fasciali e meccaniche presenti nel corpo, cranio compreso; questo porta ad uno stato di profondo rilassamento psicofisico: non è raro che una cefalea in fase acuta si spenga durante il trattamento e in alcune situazioni può capitare addirittura che il paziente si addormenti!
Il problema è uno sbilanciamento del sistema neurovegetativo dove a prevalere è il sistema nervoso Ortosimpatico, il sistema 'allarme' che tiene l’organismo in allerta, a discapito del sistema nervoso Parasimpatico che invece è deputato allo svolgimento delle funzioni vitali in stato di rilassamento e tranquillità, come la digestione e il riposo.
Tensioni muscolari, cefalee, aumento della pressione arteriosa, riduzione della peristalsi intestinale sono alcuni tra gli aspetti legati ad un aumento dell’attività ortosimpatica: risultato? Faremo più fatica a rilassarci, ad addormentarci e a raggiungere uno stato di sonno profondo e rigenerante.
2. Nutrizione: Alimentazione e Sonno
La nostra alimentazione svolge un ruolo cruciale nella qualità del sonno. Il cambio dell'ora può portare a uno sbilanciamento degli ormoni come il cortisolo, causando fame nervosa e resistenza insulinica. Integrare nella dieta alimenti ricchi di vitamine del gruppo B, zinco e magnesio può aiutare a regolare i livelli ormonali.
In questo periodo delicato per l’organismo è importante consumare delle cene bilanciate che prevedano:
- Una porzione di cereali (anche integrali);
- Una porzione di proteine non troppo abbondante e con pochi grassi (es: carni bianche);
- Olio extravergine di oliva come condimento;
- Verdure (soprattutto quelle ricche di magnesio e potassio).
È infatti nota una correlazione positiva tra buon sonno e assunzione di carboidrati (associati a proteine e grassi, per tenere sotto controllo i picchi glicemici) a cena.
Una menzione speciale va fatta al caffè: spesso considerato un alimento imprescindibile durante la giornata, è essenziale evitarlo nelle ore serali per garantire un sonno di qualità.
In conclusione, il cambio dell'ora e delle stagioni non dovrebbe significare una battaglia contro il sonno. Con l'aiuto dell'osteopatia, che offre rilassamento profondo per il sistema nervoso, e una corretta alimentazione grazie alle indicazioni del nutrizionista, per fornire al corpo i nutrienti di cui ha bisogno per regolare gli ormoni, possiamo sintonizzarci su un sonno rigenerante e svegliarci ogni mattina pieni di energia.